
La struttura basculante è in tubolare d'acciaio cromato, mentre la base è in lamiera e tubolare d'acciaio laccato nero, il materassino e poggiatesta sono rivestiti in pelle nera o in cavallino a chiazze bianche e marroni. Sarà prodotta su larga scala da Thonet.
Nel 1931 Mies Van Der Rohe, su una struttura in tubo d'acciaio cromato sospende un materassino indeformabile rivestito in pelle con cinghie di cuoio progettando la sua versione di chaise longue regolabile.
Nel 1940 l'allieva di Le Corbusier, Charlotte Perriand, elabora la Tokio sostituendo l'acciaio col bambù; mentre nel '52 lo scultore Harry Bertoia continua la serie di arredi in reticolato d'acciaio aggiungendo Asymmetric, la chaise longue.
Negli anni '70 arriva Fiocco per Busnelli, nata dal disegno di Gianni Pareschi ed è stata oggetto di una brillante riedizione nel 2007. Coi colori brillanti e la forma che ricorda il nastro di un pacco regalo, riveste la struttura in metallo con una guaina in poliuretano espanso e da un telo in tessuto elastico che forma la seduta.
Gli anni '80 si divertono con Toshiyuki Kita per Cassina che con una struttura portante in acciaio, imbottitura in poliuretano espanso schiumato e ovatta di poliestere crea una poltrona chaise longue versatile, a metà fra il sedile ergonomico di automobile, regolabile con una manopola, e la sagoma ironica di Topolino.
Recentemente ci si è cimentata anche Patricia Urquiola nel 2006 curando con cura sartoriale la sua Antibodi per Moroso.
Vieni a Vimodrone per conoscere la nostra offerta completa di sedute e reclinabili!
Buona giornata!
Bibliografia e sitografia:
Hacette Home n. 9 di settembre 2011
http://www.arredamente.com/storie-design-chaise-longue/
http://www.classicdesign.it/productDetails_lng-0-product-19…
Oggi è sabato e chi, come me, lavora anche oggi, si sarà svegliato presto...o probabilmente ancora non l'ha fatto del tutto!
Per i lavoratori e per chi il sabato riposa, parliamo oggi di qualcosa di comodo: la chaise longue.
La storia della chaise longue è piuttosto recente, per quanto il suo antenato fosse il triclinio romano. Inventore di questo tipo di seduta moderna è Le Corbusier che con la poltrona LC4 (o chaise longue) definita da lui stesso una "macchina per riposare" ripensa la dormeuse settecentesca.
Prendendo spunto dalla poltrona reclinabile di Philip Webb, Le Corbusier presenta la chaise longue per la prima volta al Salon d'Automne des Artistes Décorateurs nel 1929 .
La chaise longue

23/05/15


Il tavolo rotondo
Ogni giorno abbiamo a che fare con quello che nel complesso possiamo chiamare "arredamento": a casa, a scuola, in ufficio...ma quanto ne sappiamo davvero?
Comincio questa rubrica di approfondimenti con la speranza di suscitare la vostra curiosità e, perché no? Invogliarvi a venirci a trovare!
Il primo a essere scelto è l'elemento di arredo forse più "democratico" in circolazione: il tavolo rotondo.
Il fascino della tavola rotonda ci è giunto dai racconti cavallereschi su re Artù, a cui sedeva assieme ai suoi cavalieri per discutere delle questioni importanti del reame. La tavola, priva di spigoli e posti privilegiati (capotavola), sottolineava la pari dignità dei cavalieri e del re.
Queste leggende confermano la diffusione di questo tipo di mobilio tra i Celti e, più in generale, nel Medioevo.
Il tavolo rotondo "moderno", come lo conosciamo, nasce negli anni '20 del '900: ci si cimentano Charles Rennie Mackintosh e Takehiko Mizutani.
Quello che stuzzica i designer, oltre alla patologica attrazione verso la forma circolare, è la possibilità di lavorare sull' elemento gamba (o gambe).
Nel '35 infatti Alvar Aalto progetta un tavolo tondo con quattro gambe con piegatura stondata: è un successo e segnerà la produzione di Artek; negli stessi anni invece troviamo le più decise gambe del Table en forme libre di Charlotte Perriand, un esperimento progettuale senza una forma definita, in grado di adattarsi meglio allo spazio .
Negli anni '40 Jean Prouvé prova che la modernità non è fatta solo di vetro e acciaio, realizzando il tavolo in legno Guèridon.
Nel '56 Eero Saarien realizza il re dei tavoli tondi, Tulip, un tavolo che "sboccia" sul proprio sostegno centrale. E' rivoluzione.
Dagli anni '70 si buttano nella mischia anche gli italiani: Marco Zanuso con Marcuso per Zanotta, Enzo Mari con Cugino per Driade e Vico Magistretti, prima con Vidun negli anni '80 per De Padova e poi, per la stessa azienda, negli anni '90 con Shine.
Nel nuovo millennio invece troviamo una ricerca di forme più fluide: è il caso di Norman Foster con Arc che con la sua base in cemento sembra una scultura, o il tavolo Branch di Jakob Wagner per Cappellini, più leggero e slanciato.
Insomma le possibilità sono quasi infinite, e la storia insegna che il tavolo tondo ha una forte personalità, ma non bisogna dimenticare che, come sempre, ci sono i pro e i contro: un tavolo tondo è un ottimo elemento d'arredo che sta benissimo negli ambienti ibridi di sala-cucina, ma ha bisogno di spazio, è importante tenere presente questi aspetti quando si procede all'acquisto.
E tu? Hai visto i nostri tavoli in esposizione?
Per maggiori dettagli o sfogliare insieme il catalogo dei tavoli moderni (e vedere i nostri tavoli tondi!) vieni a trovarci a Vimodrone!
bibliografia e sitografia:
Hacette Home n. 7/8 di luglio/agosto 2011
http://www.bebitalia.com/it/Prodotti/tavolo-rotondo.html
http://archiviostorico.corriere.it/…/Quel_capolavoro_del_ta…
http://www.treccani.it/encic…/tavola-rotonda-leggende-della/
09/05/15